La villa ottocentesca, voluta da Carlo Andrea Fabbricotti, emerge dal parco e si presenta all’occhio dello spettatore con le fattezze di un castello turrito neogotico, secondo i dettami del gusto tardo romantico in voga all’epoca.
Già proprietario delle cave di marmo di Carrara, Fabbricotti volle per la sua dimora signorile una gran profusione di marmi pregiati e portoro di Palmaria.
Oggi di quel passato rimane solo qualche traccia, nelle colonne della cappella, nello scalone, caratteristico per i gradini realizzati con lastre di marmo intere poste ad incastro nella muratura, e nel caminetto di una delle sale riunioni.
L’aspetto odierno dell’edificio, con una parte più moderna, è dovuto alla sua funzione di casa di accoglienza. La nuova sala da pranzo, con una spettacolare vista sulle Apuane e sul litorale toscano, è arricchita da una rotonda panoramica in pietra, originale del periodo Fabbricotti.