Golfo della Spezia
L’insenatura naturale, dominata dalla città di La Spezia e cinta tra Portovenere e Lerici, geograficamente nota come Golfo della Spezia, ai primi del Novecento è stata ribattezzata dal commediografo Sam Benelli il “Golfo dei Poeti”.
È un territorio che unisce mare, spiagge, macchia mediterranea e colline, il tutto puntellato dai caratteristici borghi lungo la costa come Tellaro, Lerici, San Terenzo, Fezzano, Le Grazie e Portovenere e dalle isole della Palmaria, Tino e Tinetto.
Il vero protagonista del Golfo dei Poeti è, il meraviglioso paesaggio, più volte ritratto dal paesaggista romantico inglese William Turner.
Nel corso dei secoli, poeti e artisti hanno soggiornato in questi luoghi. La parata di celebrità artistiche è doverosamente aperta dal pittore Sandro Botticelli, così come la giovane di cui s’innamorò e che scelse come modello per la Nascita di Venere. Si prosegue con alcuni importanti poeti e scrittori, tra cui ricordiamo gli inglesi David Herbert Lawrence, George Byron e Percy Bysshe Shelley, che nel Golfo ha passato i suoi ultimi giorni prima di un infelice naufragio, e gli italiani Gabriele D’Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti, il giornalista Indro Montanelli¸ lo scrittore e scienziato Paolo Mantegazza e lo scrittore e regista Mario Soldati.
Parco delle Apuane
Su una porzione di territorio che occupa parte dei territori della Garfagnana, della provincia di Massa e della Versilia, si trova il Parco naturale regionale delle Alpi Apuane: circa 20.000 ettari di montagne calcaree, ricche di doline, foibe e grotte, vallate fluviali e miniere (ora abbandonate).
Gli appassionati di trekking possono seguire numerosi percorsi all’interno del Parco delle Apuane, come la visita alla Buca di Equi Terme, sul versante massese, con possibilità di bagni termali.
In estate, la grande attrazione diventano gli accostamenti cromatici tra la brillantezza dei torrenti, il grigio dei sassi e il verde dei boschi che li circondano: una tavolozza di colori naturali a cui gli amanti del birdwatching possono aggiungere quelli delle tante specie di uccelli avvistabili all’interno del parco.
La Lunigiana
È la regione storica che separa e congiunge Liguria, Emilia e Toscana. Il Lunensis Ager (da cui poi Lunigiana) deve suo nome alla città di Luni, insediamento romano fondato nel 177 a.C., che ne era il centro principale e il cardine strategico della vita commerciale e militare della zona.
L’identità della Lunigiana è composta dell’armonia di elementi diversi. Nonostante sia una regione frammentata sulla carta, essa ha un’identità forte in grado di resistere ai tempi. Le tradizioni della Lunigiana si intrecciano con quelle delle aree circostanti. La cultura gastronomica, fortemente legata al territorio, mantiene in vita fino ai giorni nostri ricette di pietanze semplici e ricche di sapore. La saggezza popolare passa di bocca in bocca con un dialetto che mescola tra loro le parlate dei territori circostanti in una nuova unità.
È una regione cinta dalle Alpi Apuane e dalla Garfagnana, dove i rilievi dell’entroterra abbracciano le vallate fluviali del Magra e del Vara. Qui spiagge e scogliere si affacciano su un mare da bandiera blu con un occhio alla vivacità della Versilia e l’altro all’incanto delle Cinque Terre.
I Castelli della Lunigiana sono in tutto 160, buona parte dei quali ormai adibiti ad abitazioni private. Tra i più tipici e importanti ci sono il Castello Malaspina di Fosdinovo, il Castello della Verrucola di Fivizzano e la Rocca Malaspina di Massa.
In tutta la Lunigiana si trovano tracce della sua lunga storia: agli insediamenti delle popolazioni Liguri, seguono prima l’imponenza dell’impero romano, poi la devastazione e il declino portati dalle dominazioni barbariche (per mano di Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi), nonché dei saccheggi turchi e vichinghi. L’unificazione territoriale, operata in epoca medievale dai Malaspina, si frammenta gradualmente tra i molti discendenti della casata, fino a diventare quella che Francesco Guicciardini, nel XVI secolo, descrive come una terra che deve obbedienza in parte a Genova, in parte a Firenze e in parte a Massa e Carrara.
La via Francigena
Durante il Medioevo, le tre principali mete di pellegrinaggio religioso erano Gerusalemme, Santiago di Compostela e la tomba di San Pietro a Roma. Perché quest’ultima fosse raggiungibile da tutta l’Europa centrale, venne costruita un’apposita rete stradale. Tra queste vi era la Via Francigena, che partiva da Canterbury e attraversava la Francia (da cui il nome) per poi arrivare in Italia e raggiungere Roma, passando anche per la Lunigiana.
Per chi volesse ripercorrerne i passi, l’antica tratta lunense comincia a Pontremoli e prosegue fino a Luni