Tra gli artisti italiani del Novecento, Angelo Biancini si distingue nel campo della ceramica maiolicata. I musei Vaticani dedicano un’intera stanza alle sue opere. Il suo nome è legato al Monastero Santa Croce in particolare grazie alle molteplici donazioni del Cardinal Anastasio Ballestrero.
Nato a Castel Bolognese nel 1911, cresce nell’ambiente artistico faentino, in seguito al suo ingresso all’Istituto d’Arte per la Ceramica, nel 1942. Nel dopoguerra ottiene la cattedra di Plastica, succedendo a Domenico Rambelli, che manterrà fino al 1981, contribuendo a formare varie generazioni di artisti e ceramisti.
Nei locali al piano terra e nella “Sala 4” al 3° piano è possibile ammirare alcune delle sue opere di maiolica policroma, monocroma, bianca o bozzetti:
- L’incarnazione e la devozione a Gesù Bambino di Praga (atrio scalone), grande maiolica policroma;
- Maria e Giuseppe (atrio scalone), bozzetti per la Natività al Santuario di Arenzano;
- Gesù Bambino (atrio scalone), maiolica policroma;
- Acquasantiera (atrio scalone), maiolica policroma;
- Santi diaconi (atrio scalone), maiolica grigia;
- S. Teresa d’Avila e S. Giovanni della Croce (atrio scalone), maiolica marrone;
- Madonna del Carmelo (corridoio p.t.), maiolica policroma;
- Madonna del Carmelo (corridoio p.t.), maiolica marrone;
- San Giovanni della Croce (corrisoio p.t.), maiolica marrone;
- Città di Avila (corridoio p.t.), maiolica marrone;
- Patriarca Atenagora (corridoio p.t.), bozzetto in terracotta;
- Ultima cena (sala da pranzo), grande maiolica policroma;
- Crocifisso e angeli (sala da pranzo), maiolica bianca;
- Città di Avila, Praga e Arenzano (sala 4 al 3° piano), bozzetti in terracotta per le opere al Santuario di Arenzano.